ANNO 14 n° 119
Un viterbese a New York, Una notte al museo
>>>> di Andrea Bentivegna <<<<
22/08/2014 - 02:01

di Andrea Bentivegna

NEW YORK - New York è stata la città più importante per buona parte del secolo passato ed è normale quindi che qui ci siano alcuni dei musei più straordinari al mondo.

Chi venisse qui avrebbe l'imbarazzo della scelta e molti non riescono nemmeno a vedere che una parte delle opere che questa città custodisce. 

Una visita potrebbe iniziare assolutamente dal MoMa, che in un elegante edificio sulla 53esima strada, ospita una ricchissima collezione di pittori moderni, si passa da Pollock a Picasso, da l'immancabile Warhol alla celebre 'Danza' di Matisse. Superbo.

Ma questo museo non raccoglie solo la pittura ma anche il design, inteso nelle sue più svariate accezioni, ed è per questo motivo che al primo piano ci sono orde di trent'enni miei coetanei in fila per mettersi alla prova con i fantastici videogiochi degli anni ottanta come ''Space Invaders'' o ''PacMan'', sembra una follia ma il bello di questo paese: Pop ed Classico convivono ovunque.

Si potrebbe poi passare al celebre Guggenheim, la famosissima spirale bianca progettata dal genio di Frank Lloyd Wright sulla 5th Avenue, che in questi giorni ospita una accaldatissima e bellissima mostra sul Futurismo italiano, il nostro paese è protagonista in questa città e non solo per i Sopranos.

Solo qualche isolato più in là il celebre Whitney Museum, scrigno dell'arte americana in queste settimane il vero baricentro del glamour di Manhattan: è stata do poco qui inaugurata la mostra di Jeff Koons.

Molti non ne avranno sentito mai parlare, e personalmente posso dire che vi perdete davvero poco, l'artista è celebre per alcune su opere molto discutibili come gli enormi Balloon Dog..ma soprattutto per il suo passato matrimonio con un ex deputato della Repubblica Italiana: Ilona Staller, alias Cicciolina.

E infatti per i nostalgici degli anni ottanta l'esposizione abbonda di ritratti dell'artista con l'allora moglie, ritratti privati se così si può dire.

Questa pare sia arte e soprattutto pare porti soldi a palate visto la lunga fila attorno all'intero isolato.

Infine, ogni newyorkese, vi consiglierà l'imperdibile, a suo dire, Natural History Museum. Si esattamente quello reso celebre dal famoso film di qualche anno fa.

Ebbene le interminabili due ore spese all'interno di questo museo sono state avvincenti come una mattinata in fila al catasto.

Mai visto tanta euforia ed entusiasmo così ingiustificati: si tratta di un'interminabile sequenza di sale nelle quali si possono ammirare, attraverso delle vetrine, ricostruzioni (fintissime) di ambienti naturali come la savana o il circolo polare artico e ovviamente ad ognuno di questi scenari, imperdibile, il turista che si fa fotografare fingendo di essente inseguito da un leopardo o da una giraffa (che notoriamente, si sa, si cibano di esseri umani).

Non si sa perché qualcuno possa voler pagare 90 dollari per passare una notte all'interno di questo museo eppure avviene, e c'è la fila per farlo, i bambini lo chiedo persino come dono a Babbo Natale passare una notte qui, e gli americani, da bravi venditori di intrattenimento, lo rendono possibile, ogni mercoledì.

E così questo museo, l'unico senza opere, ha un fatturato record superiore a quello degli Uffizi di Firenze.





Facebook Twitter Rss